Sposami.
Lo dico a quel rosa
– detto e non detto – della rosa.
Per tenerlo sempre con me – questo vorrei –
insieme al lucido verdirsi tutto intorno
che non osa farsi solida cosa
colore di foglia, dell’erba voglia fino al mare
come in Irlanda a un passo dalla scogliera e poi giù.
Sposami
che da sola sono materia cieca – oggi lo so –
bisognosa d’intonaco e vernice
mentre con te vicino e dentro come sposa
sarei un gioco di luce a primavera.