Senza buone ragioni rassegno le dovute dimissioni
dal mio abituale sensato stare al mondo
perchè vederti bastò ad incastonarti dentro un sogno
e ora sei il gioiello che dietro la vetrina mi accarezza gli occhi
Liberata la chioma eri più nuda della carezza che mi ingombrava la mano sinistra
la destra perdeva il timone, sciamavano gli occhi all’interno
tra i flutti la carne si inteneriva al fuoco nascosto
bruciavano veloci le buone ragioni