Un’assenza può legarti?
Non si tratta di un amore perduto
– mio gentile lettore –
ma di un pezzo di carne
che cedendoti il suo posto
ti rende lo spazio per essere tu
quel corpo che prima abitava
come fosse un intruso spavaldo
che si era fatto padrone del campo
Lo so, non c’è logica in questo mio ragionare
ti dico quel che sento, altro non so
Finalmente quel corpo
che mi portava in giro tenendomi al sicuro
nascosta come un ospite
che chieda un po’ di quiete
ora che il chirurgo ne ha sottratto un pezzo
(non uno qualsiasi, ma proprio quello lì)
ora è una cosa sola con me che sono lui
intera luminosa ferita umanità
piccola come un uovo e come lui sorpresa
di ciò che – rotto il guscio – troverà