Incarnata
vedeva il mondo per la prima volta
profumi sapori colori suoni
morbide durezze, liscie ruvidezze
silenzi sinfonici, fioriture del gusto
Si muoveva nella nuova gravità
divertita dalle impronte
che lasciava nella polvere del mondo
Ora non serviva più essere così grande
ora essere un granello dell’universo
era più che abbastanza
Fili d’erba su cui arrampicarsi
la attendevano sul prato