Nel sogno entrambe nuotavano tra le onde dei capelli di lei
era un mare screziato di bianco libertà
e ad ogni bracciata schiumavano i nodi
rincorrendosi sino alle creste intrecciate
Sul fondo, sulla sabbia stanca della pelle
si posavano carezze d’acqua
difficili da distinguere in un mare così profondo
La riva era sdraiata sui due orizzonti opposti
la bussola dormiva, la luna sorvegliava il vento
Le domande rimbalzavano sugli occhi delle due sirene
il risveglio era lontano