Del blu, delle sue falle, degli abissi
disquisivano
di come lo allaghi la luce – oro –
e ne faccia erba d’aria
della vita che scorre in onde
e l’incupisce
tracciandone strade per uomini
del mischiare che salva e respira
e pareva parlassero dell’esistenza
sognata da piccoli e mai più vista
quando un film era un equilibrismo di probabilità
da bere nascosti in un cespuglio
mentre il sole è alto.