Nel luogo del sogno soggiorno a lungo ormai
dove dipingo e faccio vero quello che voglio
e vedo nei giardini del desiderio e dell’incanto
Mi annoia la caserma grigia in cui abitate
e il passo della vostra marcia mi tormenta
perché non c’è canzone a farne danza
Non so quanta fatica costi tenere gli occhi bassi
come da sempre fate, i miei hanno ali accese
il vento li cattura e li sospinge a prospettive dolci
Migrano tra le stagioni ubriachi di mille fioriture
E di tornare ai vostri tristi lidi non hanno voglia
Finirà il tempo senza che io mi accorga dell’oscuro