Troppo tempo ho trascorso dalla parte della ragione
tanto da averci fatto l’abitudine
da smarrire la curiosità di come ci si potesse trovare di là.
Anzi addirittura da non poter neppure pensare
che ci fosse un altro luogo in cui stare
un’altra prospettiva da cui osservare la realtà.
Dalla parte del torto – lo ammetto –
talvolta prevale l’oscurità
ci sono angoli ciechi
non vien voglia di levare la polvere
che la colpa lascia andare.
Ma l’assenza di rigide simmetrie etiche
lascia immaginare geometrie brillanti
dove l’ossessione del perfetto si dilegua.
La bellezza srotola i suoi tentacoli
le cui ventose accarezzano
le mille labbra della compassione.
e spargono baci d’azzurro in grappoli.
La vendemmia si annuncia generosa.