Hai mani grandi, amico mio.
Difficile pensare, guardandole,
che esiste chi le userebbe per ferire.
I tuoi sorrisi sanno di pane,
io sono piena di briciole cadute.
E quando nomini l’erba o il sole
quando dici mi sdraio o ti abbraccio
si fa la voce materia viva
vibrare del luogo e dell’azione.
Potresti essere l’angolo di un sogno
dove succede qualcosa di giusto.
Sei l’allegrezza del rischio dell’incontro.
La trasparenza feroce dell’età.